Don Mirco Bianchi va nelle scuole ad equiparare le foibe ai campi di sterminio nazisti

Nella scuola statale in cui don Mirco Bianchi, ai bambini sarebbe stato raccontato che non ci fu alcuna differenza tra i crimini nazisti e le foibe. A detta del parroco di Gatteo a Mare, sarebbe equivalente una ideologia che puntava a sterminare tutte le altre etnie e una vendetta per i crimini perpetrati dal fascismo contro le minoranze slave. Ed è così che nella sua semplificazione, il Giorno del Ricordo diventa il giorno delle "vittime del comunismo":

Davanti alle drammatiche vicende del confine, dalle foibe all’esodo, chissà se ai bimbi avrà spiegato anche che c'è stata l'invasione italiana della Jugoslavia e una violentissima politica di snazionalizzazione delle minoranze avviata dal fascismo. Perché la storia ha un senso se la si studia tutta, non se la si usa ad per propaganda partitica.
Altrimenti pare poi ovvio che ci sia chi si sente di sostenere che i crimini del nazismo e le foibe sarebbero quisquilie se paragonati a quell'Adinolfi che si dice vittima di "apartheid" perché ha consapevolmente scelto di costituire un pericolo per gli altri ed ora non vuole assumersi le responsabilità delle sue scelte da no-vax. E se quel paragone pare insostenibile, parrebbe sia stato proprio don Mirco Bianchi ad insegnare alle sue pecorelle come si sminuiscono i crimini del fascismo per attaccare i diritti umani. A sua detta, infatti, l'omofobo che non può "riempire di botte" le donna trans come chiede il partito di Adinolfi sarebbe discriminato tanto quanto gli ebrei sotto al fascismo:

Il prelato sostiene inoltre che non esista alcun fascismo, perché la vera discriminazione sarebbe la prevenzione dei crimini d'odio e le sanzioni per chi istiga alla discriminazione:

Ma se l'odio diventa "libertà di parola", come può poi lamentarsi che ci sia stata una sanguinaria vendetta come conseguenza a delle rappresaglie violente? E perché non parla mai delle vittime della Chiesa, dato che i preti potrebbero vantare il più altro numero di persone innocenti uccise dalla mano dell'uomo?

Eppure don Bianchi dice che uno stato che punisce chi istiga all'odio sia uno stato "totalitario" a cui lui si oppone assicurando che non esisterebbe più alcun fascismo:

La legge prevedeva l'arresto solo per le organizzazioni che avessero istigato alla discriminazione. Sostenere che chi si dice "cristiano" debba poter istigare alla discriminazione è in contraddizione con il suo dirsi discriminati perché non si può discriminare per colpa di quei comunisti che esistono solo nella fantasia delle destre.
Da notare è anche il suo sostenere che non serva alcuna legge mentre afferma che sia grazia all'assenza di quella legeg che non si dovrebbe neppure riconoscere l'odio omofobico:

Orbene, siamo certo che a parlare di regimi agli studenti possa essere un prete che vede fascismo nel contrasto all'odio, vede totalitarismo nella difesa della dignità umana e si scorda alcuni pezzi della storia?


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