Guerra in Ucraina. Il partito di Adinofli dice che loro hanno la soluzione: calarsi le braghe
Mirko De Carli ha diffuso un videoproclamo a tratti surreale, sostenendo che sarebbe ingiusto «colpevolizzare Putin» dopo il suo attacco armato all'Ucraina perché lui giura che «crisi dell'Ucraina è la classica crisi che colpisce attraverso una narrazione completamente farsata rispetto ai fatti».
E da aspirante sindaco a Riolo Terme, dice di avere la soluzione: togliere la sovranista popolare agli ucraini perché se Putin non vuole che possano aderire alla Nato, è doveroso che si faccia ciò che ha chiesto. Dice che bisognerebbe «dialogare» con Putin, ovviamente sostenendo che sarebbe il papa a sostenere quello che dice lui.
Davanti alle vittime umane, De Carli si concentra sulle bollette dato che probabilmente i soldi fanno più presa delle vite umane. Ed ovviamente lui la fa semplice: dicendo che basterebbe regalare qualche decina di miliardi senza spiegare da dove lui li vorrebbe prendere.
E da lì passa a promuovere quella manifestazione no-vax in cui Adinofli urlerà che lui si sente vittima di «apartheid» perché deve assumersi le conseguenze delle sue scelte al posto di beneficiare dei sacrifici altrui. Ed è quasi comico il fatto che lui si dice "discriminato" dopo aver fatto della discriminazione altrui la sua professione.
A guardare le sue stories, non pare però che l'apprensione per le vittime ucraine lo attanagli troppo. Al solito, ci sfotte (come è solito fare con cadenza pressoché quotidiana) prima di ribadire che lui vuole che si faccia ciò che chiede la Russia. Ed è interessante come sostenga che le decisioni prese da Kiev sarebbero "Colpa" di quel Biden che lui odia in quanto non omofobo quanto lo era il suo amatissimo Trump:
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