Il leghista Pillon insiste a non condannare Putin dopo l'invasione dell'Ucraina

Il senatore leghista Simone Pillon pare non farcela proprio proprio a condannare l'invasione russa dell'Ucraina, forse ben sapendo di avervi contribuito nella sua oscena idolatria del presidente russo in quanto "eroe" degli omofobi.
E così, pure oggi sceglie la supercazzola, dicendo che sarebbe colpa di tutti e quindi di nessuno. Ed è un po' assurdo che un "sovranista" dica che la sovranità popolare sarebbe una "colpa" se fa infuriare chi vorrebbe dettare legge a casa altrui ma piace al proprio elettorato perché razzista e violento nei confronti degli immigrati. E come fece ieri anche il partito di Adinolfi, Pillon si preoccupa dei soldi e delle bollette prima che dei morti e degli sfollati. Immancabile p anche il suo tirare in ballo le "famiglie" per usare le parole chiave della sua propaganda, senza spiegarci se intenda sostenere che la morte delle persone single sarebbe meno grave:

Possibile che la Lega non sia in grano di condannare l'invasore, sostenendo che i patimenti di chi è sotto le bombe vadano equiparati al presunto dolore di chi bombarda?


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