Il senatore leghista Pillon: «Mai votato il green cazz»


Come si conviene a chiunque voglia rincorrere un elettorato neofascista, il senatore leghista Simone Pillon ha onorato i morti delle foibe sostenendo siano stati vittima della «furia comunista». Caso vuole, però, che quel leghista che si dichiara teorico del principio per cui "la difesa è sempre legittima" quando si tratta di sparare alle spalle di uomini disarmati non abbia ricordato l'orrore che portarono i fascisti nell'occupazione della Jugoslavia, macchiandosi di abusi, violenze, uccisioni e torture. E se si dimentica parte della storia, si rischia poi di finire col sostenere che sia stata barbara l'uccisione di Hitler e di Mussolini...



Ma se il commento di Pillon è quanto di meno ci si possa aspettare da chi si colloca nella destra estremista, è tra i commenti che il leghista ha dato il peggio di *. Dato che il senatore è un no-vax e che i suoi seguaci contestano il contrasto alla pandemia, è mostrando una fervida fantasia che si lanciano nel paragonare le labili restrizioni del 2022 alle leggi razziali o allo sterminio di moltissime persone da parte di regimi totalitari.
Ma Pillon dà loro corda, mostrando una volgarità più consona ad uno scaricatore di porto che ad un senatore che si intasca decine di migliaia di euro al mese:



Se è curioso che il senatore dica che lui fa opposizione a sé stesso in quanto amico dei negazionisti che però vuole il potere e che dunque vorrebbe stare con il piene in sue scarpe, il suo definire "green cazz" il green pass che ha salvato migliaia id vite si commenta da sé. Ed è indicativo che il senatore leghista usi gli slogan coniati dai fascisti nei vari canali Telegram e Vk.
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