La svolta pro-Putin di Mario Adinolfi

Mario Adinolfi pare stranamente coerente: esattamente come sostiene che nessuno debba opporsi ai no-vax che pretendono di potersene andare in giro a contagiare la gente, sostiene anche che nessun debba opporsi ad un folle che ha deciso di invadere uno stato sovrano. Nella sua mete, qualunque forma di prepotenza avrebbe premiato.
Forse calcolando che i suoi neri elettori sognano l'uccisione del presidente ucraino e la presa russa dell'Europa, il fondamentalista inizia dire che a lui non sta bene che la popolazione possa difendere. D'altronde Adinolfi è quel tizio che diceva di essersi comprato una pistola per "difendere" le sue figlie, ma poi ci spiega che gli altri non devono poter fare altrettanto esattamente come lui vuole che il divorzio sia vietato agli altri una volta che lui ha già divorziato. Insomma, anche qui è coerente nel ribadire che lui ha diritti diversi dagli altri.

Ed è così che scrive:

Al partito di Adinolfi piace un sacco citare la Costituzione a casaccio, magari raccontando che è per colpa della Costituzione che bisogna torturare i malati o vietare le famiglie che non si fondano sui suoi stessi pruriti sessuali.
Peccato che l'articolo 11 della nostra Carta disponga il ripudio della guerra "come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli", il che è ben diverso dalla necessità di difendere un popolo da un'invasione armata.

E se i fedelissimi di Adinolfi non hanno esitato a seguirlo nella sua deriva no-vax, ora li troviamo a raccontarci che loro credono che Putin possa davvero volere la pace. Il fine? Remare contro l'Europa in difesa di quel russo che ha versato fiumi di rubli nelle casse delle organizzazioni di estrema destra che operano in Italia:

Insomma, De Carli vuole abbandonare gli ucraini perché dice di credere nella religione putiniana predicata dal tizio con due mogli che dirige il partitino della singola famiglia. Tutto normale, no? E davvero non dovremmo credere che Adinolfi voglia semplicemente rincorrere l'egoismo di chi dirà che si può far morire un popolo per tenersi in tasca quei soldi?


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