Adinolfi retwitta il profilo di un nazista (che poi viene pure bloccato)


Mario Adinolfi sostiene che il Festival di Sanremo dovesse essere vinto da Ana Mena perché bella ed eterosessuale. Evidentemente il signor Adinolfi non ha capito che a contare fossero i brani e non le sue perverww fantasie sessuali su ragazzine che hanno l'età delle sue figlie.
E non è andata meglio quando si è reso ridicolo starnazzando che la vittoria di Mahmood sarebbe stata un vero e proprio furto ai «giganti della musica italiana» come Elisa e Gianni Morandi, perché lui sostiene abbiano «la sfortuna» di essere eterosessuali in un festival colonizzato «dagli lgbt». Giura pure che Mahmood benefici del favore di «immigrazionisti» che avrebbero la colpa di praticare l'accoglienza cristiana in offesa al suo falso sentimento religioso e al suo elogio per l'avversione leghista verso gli stranieri.

Dato che Adinolfi non si scusa mai per gli abomini che scrive ma continua imperterrito a sostenere il castello di menzogne con cui cerca di adescare un elettraro fascista, ha scritto pure altri messaggi in cui riaffermava i suoi deliri su come lui esige che un maschio debba necessariamente essere affamato di fi*a come lui:



Rilancia pure un profilo fake che l'ha ritwettato, ovviamente un razzista e no-vax che deve essersi eccitato nel suo insultare le origini di Mahmood. Peccato che il soggetto promosso da Adinolfi sia questo qui:



Nel messaggio censurato, pare che il simpatizzante del nazismo si definisse "bianco, normodotato e etero".

Quindi Adinolfi pare felice perché un nazista no-vax apprezza la sua omofobia e il suo opporsi allo ius soli, proponendosi come quello che vuole negare pari diritti ad alcuni bambini mentre dice che sua figlia sarebbe vittima di segregazione razziale perché suo padre le nega la vaccinazione e gli altri genitori non la lasciano libera di infettare i loro figli.
Ma statene certi: Adinolfi non si scuserà per avere ritwittato un nazista con il sol niger come fotografia del profilo.
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