Radio Globo parla di "Sanremo fr*cio" perché Mahmood e Blanco sarebbero stati spinti dalla "lobby gay"


Le indecenti offese vomitate dagli speaker di Radio Globo contro Tommaso Zorzi non sono che la punta dell'iceberg di una programmazione che parrebbe intrisa di istigazione alla discriminazione. Ad esempio, è dopo il trionfo di Blanco e Mahmood al festival di Sanremo che i signori di Radio Globo hanno rincorso un giornalista de Il Foglio che si era inventato che la loro vittoria fosse attribuibile al potere di una fantomatica "lobby gay".
In un surreale botta e risposta con Enrico Veronese, gli speraker di di Radio Globo hanno esordito dicendo: «Enrico, non scrivi più una riga su Il Foglio se dici una cosa del genere. Non dare mai del culo ai gay, perché è la fine di ogni speaker e di ogni giornalista».
Il giornalista ha così incalzando: «La lobby gay sta spingendo dei cantanti. Anche la rappresentante di lista sta portando un pezzo da gay pride, e lui e lei sono un po' androgini e si va sempre da quella parte là». E i conduttori gli hanno dato ragione, asserendo: «È un Sanremo froc*o, quindi».


Prima nel mirino c'erano Mahmood e Blanco e la Rappresente di lista perché da loro accusati di avere successo perché spinti dalla "lobby gay", oggi parlano di picchiare Zorzi. Prima dicono "fr*cio", poi "ricchi*ne" e "c*lo" in un susseguirsi di insulti omofobi. Non è che poi arriveranno a invocare campi di sterminio in stile nazista?
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