Adinolfi e De Carli si intestano la consacrazione della Russia alla Madonna
Per giorni Mario Adinolfi ha giurato che sarebbe bastato che il Papa incontrasse Kirill e avremmo trovato una soluzione all'invasione russa dell'Ucraina. Peccato che Papa Francesco abbia ora incontrato quel patriarca che sostiene sia giusto bombardare chi non discrimina i gay, ma l'invasione sta proseguendo incessantemente secondo i progetti coloniali di Putin.
Evidentemente Adinolfi si sbagliava o, magari, cercava solo di strumentalizzare la religione a fini di propaganda. ma al posto di provare ad inventarsi una giustificazione, pare abbia semplicemente deciso di smettere di ripetere quel suo mantra dato che ora non gli procura più alcun profitto. Di contro, tenta ora di intestarsi la consacrazione della Russia e dell'Ucraina alla Madonna.
In un comunicato a firma di Mario Adinolfi e Mirko De Carli, rispettivamente
presidente e consigliere nazionale del partitino omofobo, dichiarano:
Da tempo come Popolo della Famiglia abbiamo indicato la via religiosa come decisiva per la ricostruzione delle condizioni della pace tra Russia e Ucraina. Anche mediaticamente ci siamo esposti rammentando la richiesta della Madonna di Fatima e oggi siamo davvero felici di sapere che il 25 marzo prossimo Papa Francesco consacrerà al Cuore Immacolato di Maria le due nazioni belligeranti.
Da notare è come dica che l'invaso sarebbe "belligerante" verso l'invasore, in quella loro incapacità a condannare le azioni di Putin. E proseguono:
È un gesto carico di significato, è un atto importante. L’altro importante atto che come Popolo della Famiglia abbiamo richiamato è l’incontro del 12 febbraio 2016 del Papa con Kirill a Cuba, da cui nacque un documento in trenta punti che potrebbe essere la base per convocare un tavolo della pace da parte dei due altissimi protagonisti del mondo della cristianità. Francesco e Kirill potrebbero chiamare a Roma tutti gli attori di questa tragica stagione per costruire le ragioni di una possibile mediazione. Restiamo convinti, come credenti impegnati in politica nel Popolo della Famiglia, che solo richiamandoci all’aiuto di Dio si potrà porre rimedio ai disastri combinati dagli uomini in Ucraina da tempo a questa parte.
Insomma, ripetono che loro vogliono essere considerati "cristiano" nonostante le loro opere e infilano la religione in ogni tema quasi bastasse nominare il nome di Dio invano per accaparrarsi i voti degli estremisti religiosi.
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