Il Guatemala vieta aborti e matrimoni gay
Con 101 voti favorevoli e otto contrari, il congresso del Guatemala ha deciso di aumentare le pene detentive per le donne che abortiscono ed ha vietato per legge i matrimoni tra persone dello stesso sesso, imponendo un divieto all'educazione alla diversità sessuale nelle scuole.
Le donne che interrompono una gravidanza saranno punite con 10 anni di reclusione, una pena seconda solo a quelle de El Salvador, dove decine di donne sono state incarcerate per omicidio anche solo per aver avuto un aborto spontaneo. Come Evelyn Hernández, una donna di 21 anni che era stata condannata a 30 anni di carcere per aver avuto un aborto spontaneo dopo essere rimasta incinta a seguito di uno stupro di gruppo.
Il congresso ha imposto sanzioni ancora più pesanti anche per medici e ad altri operatori sanitari che aiutano le donne a porre fine alle gravidanze: ora rischiano una condanna a 12 anni di carcere come già avviene in Texas (dove l'aborto è vietato dopo la sesta settimana anche nei casi di stupro e incesto, diventa illegale) e perseguita e punisce anche chi lavora nelle cliniche, ormai divenute pochissime a garantire aborti sicuri alle donne. Come nello stato texano ultra conservatore, anche in Guatemala gli aborti saranno legali solo quando la vita della madre è a rischio.