Il leghista Pillon e quei suoi seguaci filo-putiniano che disprezzano il Papa
Il leghista Simone Pillon non ha mai condannato l'aggressione russa dell'Ucraina, preferendo sostenere che il ruolo dei senatori che ci tocca pagare decine di migliaia di euro al mese sarebbe quello di «sperare e pregare». Evidentemente siamo degli ingenui a pensare che la politica dovrebbe agire.
E così, la sua «speranza» per la pace in Ucraina è sul Papa anche «consacrerà al Cuore Immacolato di Maria il popolo russo e il popolo ucraino» come se fosse un Salvini qualunque:
Ma è nei commenti, tutti al alto tasso di fanatismo, che ci si rende contro che Pillon funge da figura di riferimento per chi odia il vaticano. Nulla di nuovo, dato che quella strategia venne suggerita a Salvini da Steve Bannon prima del suo arresto e che è probabile che Pillon sogni un Kirill che benedice chi uccide i gay, ma resta surreale trovare commenti come questi:
Insomma, loro dicono che Dio è malvagio e che verrà punito chi non è di estrema destra o non è razzista come loro vorrebbero. E non manca chi chiede che si obbedisca al volere di Putin anche se il presidente russo non ci ha ancora minacciato.
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