Il partito di Adinolfi dà ragione al Patriarca Kirill, quello per cui la guerra è giusta perché contro le lobby gay


Mirko De Carli, in qualità di segretario nazionale del partitino omofobo di Mario Adinolfi, dichiara che «ha ragione il Patriarca Kirill» a sostenere che l'invasione russa dell'Ucraina sia moralmente giusta perché l'occidente non reprime e discrimina i gay quanto Putin vorrebbe.
Dichiara di concordare con lui sulla santità di una guerra contro un'occidente che permette i gay pride al posto di arrestare i contestatori, asserendo persino che lui si sentirebbe «stuprato nelle sue radici» dalla democrazia e dalla libertà altrui.

Oggi si è inventato che la sinistra starebbe «bloccando il parlamento europeo per imporre bagni gender», non come la sua amata destra che ha davvero bloccato il Senato perché Pillon voleva imporre la sua omofobia in ode a Putin. E se non sappiamo cosa dovrebbe essere un "bagno gender", sappiamo che è sulal base di quella sua creazione ideologica che De Carli pare schierarsi con chi bombarda ospedali pediatrici uccidendo madri partorienti e bambini:



Tra i commenti, i suoi seguaci inneggiano a Putin sostenendo che le bombe siano una "difesa delle radici cristiane" che loro teorizzano siano fondate sull'omofobia e non sull'amore predicato da Gesù. Ed ovviamente chiedono che le persone non binarie siano trattate come animali, con De carli che ribadisce che a lui non frega niente di ciò che non è ua suo diretto vantaggio:







Sempre sostenendo che la democrazia e la tolleranza aizzerebbe gli omofobi alle bombe contro chi non reprime la libertà altrui, c'è chi dice che è giusto non tollerare che qualcun possa contestare le teorie predicate dall'organizzazione forzanosvista Provita Onlus contro donne, gay e libertà di scelta dei malati:



L'unica domanda a cui De Carli non risponde è quella in cui gli viene chiesto dove mai avrebbe letto che l'Europa non si occuperebbe della guerra per colpa delle persone non binarie:



L'unica notizia che torriamo in rete risale al 1° marzo, quando l'organizzazione forzanovista Provita Onlus ha contestato la decisione del Liceo Classico Alfieri e del Liceo Classico e Linguistico Gioberti di Torino di adottare bagni “gender neutral”. La loro Maria Rachele Ruiu si affrettò a dire che a lei non stava bene perché «adottare i bagni neutri significa mettere a repentaglio la salute delle ragazze, pur di abbracciare una ideologia che nega le differenze sessuali e che definisce chiunque protesti bigotto, escludente, discriminante. Il dibattito sull’identità di genere ha spaccato il mondo della politica, dello sport, fino a spaccare anche le associazioni LGBTIQ+ e il mondo femminista. Nei bagni “neutri” di tutto il mondo si sono spesso verificate violenze nei confronti delle donne. Non possiamo tollerare che invece di preoccuparsi delle strutture carenti, della situazione in cui verte la scuola italiana, della sofferenza degli studenti dopo due anni di pandemia, ancora una volta la scuola scelga di abbracciare derive ideologiche tanto distruttive e divisive e a volte lesive della dignità delle donne, soprattutto alle porte dell’8 marzo. Siamo stanchi di una scuola che getta i nostri figli e le nostre figlie alla mercé della propaganda gender».
Insomma, la signora dice che le donne verrebbero stuprate perché tutti i maschi sarebbero stupratoti. Ovviamente non sappiamo se sia stato il suo frequentare Jacopo Coghe e Toni Brandi ad averla convinta che un maschio non possa usare lo stesso bagno di una femmina senza stuprarla, ma sappiamo che questa gente ama inventarsi di tutto pur di discriminare (magari inventandosi che basterebbe la singola opinione di Marina Terragni a dire che le femministe e le lesbiche sarebbero tutte con Forza Nuova e con Putin).

Non è la prima volta che il partito di Adinolfi esprime vicinanza al patriarca di Mosca. Già nel 2016 venne elogiato da Mario Adinolfi per la sua omofobia, con l'estremista romano che si lanciò nel definire «di buon senso il suo paragone tra nazismo e nozze gay».
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