Il partito di Adinolfi si inventa che l'Italia avrebbe dichiarato guerra alla Russia
Il partito di Mario Adinolfi sostiene che l'Italia avrebbe dichiarato guerra alla Russia. Evidentemente il signor Miro De Carli non è a conoscenza di del fatto che il loro amato Putin ha invaso l'Ucraina, dato che pare quasi assurdo possa scrivere:
Dopo aver ciecamente seguito Adinolfi nella sua deriva no-vax, sempra proprio che De Carli voglia seguirlo anche nella sua propaganda filo-russa. Ed è così che su Ravenna Today ha fatto pubblicare un comunicato stampa surreale a firma sua e di Mario Adinolfi
Prima con il Consiglio dei ministri di ieri e con il discorso in Senato di oggi di Mario Draghi, poi con la risoluzione votata dall’Europarlamento, Italia ed Unione Europea hanno sostanzialmente dichiarato guerra alla Russia schierandosi con sanzioni, uomini e mezzi. Questa scelta bellicista è folle e incostituzionale: "L’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali", recita la nostra Carta all’articolo 11.
Ancora una volta la Costituzione viene lesa causando un innalzamento del livello di violenza e rendendo sempre meno praticabile la via della pace. Poi è Putin ad essere pazzo…io non ci sto più, i pazzi siete voi. Proteggiamo i civili ucraini dai folli che li stanno mandando a fronteggiare i tank russi armandoli con molotov e fucili, basta massacri, fermate l’inutile strage. Citiamo come Popolo della Famiglia la celebre frase di Benedetto XV non a caso. Da cristiani impegnati in politica auspichiamo un’azione congiunta di pace di Papa Francesco e del Patriarca Kirill, che sostituisca le trattative-farsa avviate in Bielorussia.
Insomma, i post del loro leader vengono spacciati per comunicati stampa, inventandosi che la nostra Costituzione impedirebbe il diritto alla difesa dagli attacchi armati o che i cittadini ucraini debbano essere "protetti" lasciandoseli disarmati davanti ai carri armati degli invasori. Ed ovviamente citando la religione quasi sognassero che papi e patriarchi gestiscano possano dettar legge.
E se Adinoilfi dice che sarebbe pazzo chi pensa che Putin sia un pazzo, non fa ridere il suo irridere la drammatica situazione ucraina sostenendo che lui difenderebbe Putin perché "cristiano" e convinto che ci si debba appellare ai leader religiosi.
Sarà che quel partitino mendica visibilità, ma arrivare a simili dichiarazioni pur di trovare il proprio nome scritto sui giornali pare davvero troppo. Ed è mai possibile che questi signori continuino ad attribuire alla Costituzione ogni loro pretesa?