Il partito di Adinolfi vuole usare i fondi congelati agli oligarchi russi per istituire una «indennità di pandemia» riservata alle sole «donne italiane»


Mirko De Carli, in qualità di dirigente del partito omofobo di Mario Adinolfi, sembrerebbe ambire a trarre profitto economico dai civili ucraini uccise dai russi, motivo per cui invita a sperperare quanto «confiscato» agli oligarchi russi per istituire una fantomatica «indennità di pandemia» che sua riservata alle sole «donne italiane»:



Ovviamente ribadisce che lui vuole donne che siano «mamme» e «mogli», senza spiegarci perché mai bisognerebbe regalare soldi ad un singolo genere per una pandemia che ha toccato tutti.
Inoltre pare davvero surreale che il suo 8 marzo si riduca a promettere soldi alle donne mentre parla a casaccio della pandemia, dicendo di voler regalare soldi che non sono stati confiscati (come lui afferma) ma semplicemente congelati in virtù delle sanzioni decide dall'Unione Europea dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca.

Tra i commenti, i seguaci di Adinolfi paragonano i russi agli ebrei perseguitati dai nazisti, forse disinformati su come i loro amichetti abbiano deciso di invadere l'Ucraina. E lo stesso De Carli si affretta dichiararsi contrario a sanzioni che colpiscono i ricchi oltre che ai poveri:





Nessuno di loro pare accorgersi che De Carli li sta ingannando, dato che i beni in questione sono stati congelati e non sequestrati come lui sostiene. E non va meglio quando De Carli inizia a dire che è colpa di chi non inquina se la Russia di Putin ha dovuto attaccarci perché il mancato inquinamento dell'aria che respirano i nostri figli avrebbe procurato perdite economiche a chi ci vende il gas:



Insomma, stando alla teoria di De Carli, se voi doveste decidere di cambiare fruttivendolo, lui sarebbe legittimato ad uccidere i vostri figli e a bombardare casa. Poi, se vi ucciderà, lui si sentirà legittimato a usare dei soldi sequestrati ai suoi parenti per finanziare le sue grigliate tra amici.
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