L'ambasciatore russo chiede alla Procura di Roma di arrestare i giornalisti che ipotizzano un'uccisione di Putin

L'ambasciatore russo ha chiesto alla procura italiana di perseguire qualunque giornalista osi ipotizzare che Putin possa essere ucciso, sostenendo si tratti di «istigazione a delinquere» contro chi sta massacrando donne e bambini ucraini.

Attraverso una nota ufficiale, Sergey Razov scrive:

Il 22 marzo sul quotidiano La Stampa è stato pubblicato un articolo il cui titolo pone la questione dell'eventuale uccisione del Presidente della Russia.
Com'è noto, il Codice Penale della Repubblica Italiana prevede la responsabilità per l'istigazione a delinquere e l'apologia di reato. Io, da cittadino russo in territorio italiano, ho appena presentato una querela alla Procura di Roma con la richiesta di esaminare obbiettivamente ed imparzialmente questo caso.
Confido nella giustizia del sistema giudiziario italiano.

Chissà se il signor Razov sa che l'omicidio, l'invasione di uno stato sovrano, l'icitamento allo stupro e titti i vari reati commessi da Putin costituiscono reato.


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