Mario Adinolfi dice di provare "fastidio" verso chi non è filo-putiniano come lui
Mario Adinolfi è un pokerista che gioca a fare il politico omofobo schierato in difesa dei crimini d'odio, ma starnazza come un indemaniato che Zelensky sarebbe un comico perché non si fa sottomettere il silenzio dal suo amico Putin, l'uomo che per decenni ha foraggiato di rubli le peggiori lobby anti-gay d'Europa.
Partendo dal suo presupposto che non esista alcuna differenza tra l'invasore e l'invaso, se la prende con chi festeggia se Putin non sta sottomettendo un Paese al suo regime, incolpando chi si difende da un'aggressione ramata per i morti causati da Putin:
Torna anche a difendere il suo Kirill e il suo sostenere che le bimbe siano "moralmente accettabili" se chi vien bombardato non vieta i Pride come fa il suo Putin. Ed ovviamente dice che chi non lo acclama è poerché non avrebbe capito quello che il suo amichetto russi avrebbe deetto:
Sostiene poi che il popolo russo sarebbe una razza superiore che è disponibile a sacrificarsi per difendere l'omofobia, imporre regimi e sottomettere popolazioni libere:
Immancabile è anche il suo solito uso della religione in "difesa" dell'invasore.