Mario Adinolfi si paragona ai profughi ucraini

Mario Adinolfi continua a parlare a nome del «popolo italiano», sostenendo che la sua condizione da no-vax che si è rifiutato di farsi vaccinare e che non vuole assumersi le responsabilità delle sue scelte sarebbe paragonabile alla condizione di chi viene bombardato dal suo amico Putin.

Si tratta dell'ennesimo paragone indecente di quel tale che da settimane si paragona alle vittime di «apatheid», negando le differenze tra chi è stato perseguitato per il colore della pelle o chi è stato attaccato dai russi a chi ha deciso consapevolmente di costituire una minaccia per gli altri.
Ed è così che lui vede civili uccisi e città in fiamme e pensa a quanto consideri ingiusto non poter andare al bar a contagiare i bambini.


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