Provita Onlus chiede la censura dei film Disney: «I baci gay confondono e traumatizzano i bambini»


Su traino del senatore leghista Simone Pillon, l'organizzazione forzanovista Provita Onlus ha chiesto la censura del cartone animato “Lightyear. La vera storia di Buzz” in virtù di come la Disney abbia inserito un bacio tra due personaggi maschili. Evidentemente lo reputano un affronto a Putin che le organizzazioni finanziate da Mosca non possono assolutamente tollerare.

Sostando che 12mila firme omofobe renderebbero la loro organizzazione una rappresentanza di tutte le famiglie italiane, Jacopo Coghe ha diramato un surreale comunicato stampa in cui sostiene che :

Sono migliaia i genitori scioccati dalla Disney che, su pressione delle potenti lobby omosessuali e transgender americane, ha inserito un esplicito bacio gay nel cartone animato “Lightyear. La vera storia di Buzz”, il famoso personaggio di Toy Story, e che arriverà nei cinema italiani il prossimo 15 giugno. Pro Vita & Famiglia ha già raccolto, in pochi giorni, oltre 12mila firme, destinate ad aumentare, e che saranno consegnate al responsabile della Disney in Italia Daniel Frigo. Vogliamo far sapere all’azienda americana il malcontento di migliaia di genitori, che non rimangono in silenzio davanti alla strategia Lgbt che vuole indottrinare i loro figli. Crediamo che non sia corretto usare i cartoni animati per influenzare la mentalità dei bambini su argomenti che potrebbero traumatizzarli e confonderli.

Esatto, il signor Jacopo Coghe, portavoce di Provita Onlus, pensa che i bambini resterebbero «traumatizzati» e «confusi» se non li si indottrina all'omofobia. Ed immancabile è la loro richiesta di boicottaggio. Ed è così che nella loro loro petizione scrivono anche:

Invitiamo le famiglie italiane a boicottare il cartone al cinema e sulla piattaforma Disney+ (considerando di disdire l’abbonamento).
Per favore firma adesso questa petizione per far giungere la nostra protesta al responsabile della Disney in Italia Daniel Frigo, affinché l’azienda americana sappia che in Italia la strategia LGBT non paga: le famiglie proteggeranno i loro figli da questo indottrinamento ideologico.

Non poteva mancare il loro sostenere che i bambini andrebbero «protetti» dalla tolleranza o Kirill farà fatica a convincerli che è giusto uccidere chi non discrimina i gay.
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