Tuiach paragona i no-vax triestini agli ucraini uccisi dal suo amato Putin
Se non fosse un fascista che inneggia a terroristi ed assassini, il camerata Fabio Tuiach potrebbe anche suscitare compassione per la pochezza del suo pensiero. Dopo essere andato in giro per le strade di Trieste inneggiando al suo venerato Putin che sta bombardando civili inermi, l'ex portuale si paragona a chi manifesta per la pace.
A detta sua, quattro fascisti che occupavano il porto chiedendo di poter far ammalare gli altri dovrebbero avere il pese di un'intera popolazione mondiale che chiede a Putin di fermare la violenza. Ed ovviamente sostiene pure che l'Italia sarebbe una «dittatura» e che la Russia sarebbe espressione di quel fascismo che lui vuole infliggere ai suoi figli:
Ovviamente non si dimentica di ostentare il suo solito antisemitismo:
Insomma, Tuiach vuole confermarsi come un immigrato istriano che è venuto in Italia a tradire i valori della nostra Costituzione tifando per l'invasore fascista. E se si osserva il rosario che l'ex portuale brandiva contro il diritto alla salute altrui, difficile è dimenticare come l'abuso della religione sia ciò che lo accomuna al leader russo:
Per anni la destra populista ha raccontato che Putin sia un vero "Cristiano" perché bacia i quadri di Gesù come Tuiach brandisce rosari alla Salvini mentre Adinolfi prega contro i gay, ma poi è la storia raccontarci che loro sono i primi criminali che sbavano davanti al vano potere.
E chissà se Tuiach non si rende conto che è molto probabile che Putin lo avrebbe fatto uccidere se avesse inscenato le sue carnevalate in un qualche porto. D'altronde è facile giocare a fare i fascisti quando si è in democrazia, meno facile è essere democratici sotto al fascismo.