Adinolfi continua ad urlare che tutti gli altri sarebbero dei «cretini»

Mario Adinolfi sostiene che sia «cretino» chi segue il flusso di rubli elargito da Mosca al posto di basarsi sulla propaganda, annunciando che oggi andrà su una rete locale a urlare che i malati vanno obbligati a subire trattamenti sanitari obbligatori contro il loro volere mentre ai no-vax andava garantito il diritto di far ammalare gli altri. Poi, facendo la sciampista che vuole gli venga detto se è più brutto con la barba o senza, si premura di insultate gli ucraini dicendo che quella naglietta che non si cambia da anni sarebbe «color Zelensky».
Ma dato che il presidente ucraino indossa la divisa dell'esercito e la maglietta di Adinolfi è nera, non è chiaro se Adinolfi insinui che Zelensky sarebbe nazista come dice il suo Putin.

Più verosimile è che Adinolfi non abbia più ricevuto fondi russi da quando ha cercato di fregare Gandolfini fondando un suo partito, divenendo poi del tutto ininfluente dal punto di vista politico. Giusto ieri era andato dai tizi di ByoBlu a starnazzare che nessun popolo al mondo sarebbe stato «vessato» quanto gli italiani perché a lui non sta bene si tutelassero i lavoratori da quei no-vax che pretendevano di poter infettare i colleghi sul posto di lavoro.

Il livello di mistificazione di Adinolgi pare ormai simile a quello del camerata nazifascista Fabio Tuiach. Il fan di Hitler continua a dire che qualcuno lo sarebbe brutalmente picchiato, anche se e falso. Giura che Dio uccida chi di vaccina, il che è eretico. Giura che sarebbe ingiusto arrestate i fascisti che assaltano i sindacati, concordando con Adinolfi sul loro comune sostenere che la legge vada calpestata:

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