Adinolfi si vanta di essere citato dall'ex leghista arrestato per spaccio che elogia la sua omofobia

Mario Adinolfi pare felice di essere stato citato da Mag24 per la sua strenua difesa di chiunque vomiti frasi omofobe. Ai vertici di tutte le liste di siti di fake-news, il sito che celebra Adinolfi è lo stesso che esultò per la morte di David Sassoli titolando "È morto l’euro-parassita" o che pubblicò un falso virgolettato ai danni della virologa Ilaria Capua.
Secondo il rapporto 2021 di Newsguard dedicato all'analisi sui disinformatori più influenti della rete, il sito Mag24.es ricopriva la posizione numero 8 della Top10, superando persino il nefasto Voxnews.

Nel caso specifico, il sito di disinformazione lo ringraziava per aver difeso le esternazioni omofobe di Sofia Goggia:

Il fondantalista si dice infastidito da chi non tace davanti all'omofobia, ribadendo che secondo lui sarebbe una «verità ovvia» il fatto che i gay non sarebbero abbastanza uomini per poter competere con degli eterosessualoni come lui o Pillon. Ovviamente sostiene anche che le donne trans vadano discriminate come chiede Trump su ordine del partito che invita ad aggredirle e picchiarle negli spogliatoi.

Nel sito citato da Adinolfi si legge:

La campionessa olimpica di PyeongChang 2018 è finita nel mirino dei social per un passaggio, in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, sul tema dell'omosessualità. “Se ci sono omosessuali tra gli atleti? Tra le donne qualcuna sì. Tra gli uomini direi di no. Devono gettarsi già dalla Streif di Kitz”, la considerazione della sciatrice bergamasca, che ha fatto riferimento alla difficile pista austriaca e si è espressa anche sulla possibilità che i transgender gareggino con le donne.

Adinolfi dovrebbe spiegare dove veda «verità» nell'odio della sua pupilla, peraltro eccitato da un articolo in cui viene sottolineata il suo dirsi concorde con accuse di assenza di virilità rivolte ai gay:

Ma nel coro di polemica è spiccata la posizione dell'ex deputato, leader del Popolo della Famiglia e giornalista, Mario Adinolfi che l'ha difesa a spada tratta contro il pensiero unico: “Ma cos'ha detto di così sbagliato Sofia Goggia? Ha detto che donne e uomini non sono uguali, che è ingiusto che le trans gareggino con le donne, che per buttarsi a capofitto giù nello Streif ci vuole testosteronica virilità. Perché non si può più dire l'ovvio in questo Paese?”.

E se l'odio è tutto fuorché un qualcosa di «ovvio» come lui vorrebbe spacciarlo, il sito xenofobo ci spiega che il pokerista romano si è indispettito persino per le scuse dell'atleta:

Anche sulle scuse Adinolfi ha avuto da ridire, denunciando la mancanza di libertà di pensiero: “Goggia è stata costretta a scusarsi dalla psicopolizia del conformismo che presidia i social e manganella senza pietà chiunque osi proporre una riflessione non prona ai diktat dei dominanti. Dispiace. Serve più coraggio da parte dei dissenzienti, a difesa del diritto alla verità”.

Al solito, Adinolfi cerca di spacciare la tolleranza per una costrizione agli omofobi, in quel suo proporsi come il violento che pretende di insultare, di spargete la pandemia o di privare i malati dai loro diritti in quel suo farsi promotore di un violento bullismo.

Secondo le ricerche di Open, il sito che celebra Adinolfi sarebbe di proprietà di un leghista residente a Lanzarote che sarebbe stato arrestato per spaccio:

Dopo l'arresto, il fan di Adinolfi avrebbe deciso di fare soldi con la disinformazione e si sarebbe trasferito all'estero per godersi gli introiti derivanti dall'insultare e diffamare onesti cittadini o nel promuovere omofobia.

Curiosa è anche la teoria adinolfiniana sul fatto che i reati d'odio sarebbero "libertà di espressione" e che le opininioni sarebbero "sopprusi" nei confronti degli omofobi. Ma sappiamo anche che Adinolfi campa di vittimismo, arrivando persino a teorizzare che la tutela della salute pubblica sarebbe "apartheid" verso chi non si farebbe problemi ad uccidere qualcuno pur di compiacere i propri vizi.


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