Adinolfi rilancia la fake-news del plasma iperimmune riabilitato dalla scienza
Mario Adinolfi si è messo a sbraitare che avevano ragione i fascisti, precisando che lui ritiene che i suoi interessi personali valgano lo stupro di bimbe ucraine minorenni da parte dell'esercito del suo amato Putin. D'altronde chi si diceva disposto a far ammalare gli altri pur di andare al bar non deve farsi molti problemi a sacrificare vite umane in cambio di uno sconto sul gas...
Dalla sua pagina di propaganda, scrive:
Peccato che il New England Journal of Medicine non abbia mai detto che avevano ragione Salvini e De Donno. Anzi, lo studio sul plasma iperimmune si apre proprio precisando che la sua efficacia nel prevenire le forme gravi di Covid-19 è incerta. Quindi tale lavoro non può certo “riabilitare” la terapia come miglior arma di prevenzione delle forme gravi di Covid-19 come lui giura.
Ad inventarsi la versione fornita da Adinolfi è stato il solito Maurizio Belpietro, ripreso da Affari Italiani che titola: "Il medico vittima di un immotivato attacco mediatico si tolse la vita, ma la sua cura con il plasma convalescente funziona e costa poco".
Evidentemente hanno deciso il motivo del suicidio, dato che le loro illazioni vengono poste come dati di fatto. Il resto è la solita propaganda che Adinolfi ha scopiazzato a Salvini, decidendo di sostenere che la sanità sia un business tranne quando è la Lega agevola interessi privati nella sanità pubblica.
E se Adinolfi ama riempirsi la bocca con la parola "verità" mentre giura che lui sarebbe stato reso vittima di "apartheid", a smentirlo è il documento da lui citato:
Non va meglio con il suo giurare che è a nome degli "europei" che lui vedrebbe "atti belligeranti" contro quel suo amato Putin che sta massacrando migliaia di famiglie. La sua teoria, infatti, è che nessuno potrà mai ritenere fare ciò che è giusto, ma si dovrebbe perseguire solo ciò che porta ad un profitto e lui non trova modo di fare soldi difendendo delle bambine che vengono stuprate nel suo disinteresse.