Carollo sfotte le madri dei militari russi morti in Ucraina
Il pastore Luigi Carollo è repentinamente passato dal sostenere che l'invasione dell'Ucraina fosse «una guerra più religiosa di quanto possiamo pensare» allo sfottere le madri russe che non vedranno tornare i loro figli dal servizio di leva:
Quindi, anziché ammettere che tutto questo si sarebbe potuto evitare se si fosse dato ascolto ai gruppi per i ditti umani che denunciavano l'operato di Putin, si preferisce inveire contro gli esecutori materiali degli ordini. Ed è così che diventa "giusto" che un ragazzino muoia mentre chi lo ha costretto a commettere quegli atti se ne sta comodamente seduto in lussuosi palazzi. Altrimenti si dovrebbe anche ammettere che la costruzione di chiese e le leggi anti-gay non hanno fatto crescere bene quei bambini come loro sostenevano.
E chiaramente parla alle mamme, perché il padre non è contemplato nella loro visione di "famiglia" in cui è la donna a cui viene affidato il compito di badare alla prole.
Ma dato che ognuno raccoglie ciò che semina, i seguaci di Carollo contestano la sua ricostruzione e iniziano a dire che stupri e pedofilia sarebbero un atto giusto di quel loro amato Putin che dice di avercela con i nazisti viene acclamato dai veri nazisti:
Sostenendo che la televisione ci mentirebbe come sostiene Adinolfi, iniziano a dire che avrebbero ragione i fascisti a sostenere che la colpa non sarebbe di Putin ma degli americani. Ed immancabilmente gli stupri commessi dai militari russi diventano colpa dei marines:
In tutto questo, la loro tifoseria non prende mai in considerazione che c'è stata l'invasione di uno stato sovrano e che c'è chi ha preso delle armi in mano per conquistare territori da soggiogare. E così la democrazia diventa un qualcosa di imperfetto che giustifica un'invasione armata, coprendo di insulti il presidente che gli ucraini hanno scelto il larghissima maggioranza sulla base della propaganda russa che le destre neonaziste stanno diffondendo in occidente.
Leggi l'articolo completo su Gayburg