De Carli torna a chiedere la sterilizzazione delle persone trans


Il problema non è tanto il fatto che Mirko De Carli abbia compiuto la scelta personale di essere un omofobo che si vanta di molestare le ragazzine che usano gli autobus contro il suo volere, il problema è che lui vorrebbe normalizzare la sua situazione e chiedere norme che limitino il diritto all'esistenza altrui sulla base del suo sconfinato pregiudizio.


Ospite di Radio Café, l'esponente del partito no-vax di Mario Adinolfi è tornato a starnazzare che a lui non sta bene che le persone possano decidere del proprio corpo a memo che non siano negazionisti che vogliono mettere a repentaglio la salute altrui. Tutto infastidito perché un uomo trans aveva osato chiamare in radio anziché essere «riempito di botte» come la loro Sara Reho invita a fare a nome dl partito, ha iniziato ad urlare:

Il problema non è la scelta personale si ognuno. Ci sono già procedure che lo stato italiano prevede per il cambio di sesso. Noi siamo contrari al cambio di sesso a piacere. Non è che uno so sveglia la mattina e va all'anagrafe e cambia sesso a piacere. Ci sono degli interventi da fare.

Insomma, se è ovviamente falso che ci si possa svegliare la mattina e si possa cambiare sesso, l'esponente del partito di Adinolfi ribadisce che il suo principale interesse è che le persone transessuali siano castrate forzatamente. Per lui, ciò he conta sono i genitali e ogni genitale deve essere forzatamente reso conforme ai suoi pruriti sessuali

Io le persone che ho conosciuto nelle mia vita che hanno fatto questa scelta, è una scelta molto evasiva e molto complicata. Le procedure per ottenere il riconoscimento all'anagrafe sono complesse.

E se De Carli dice che lui ha "tanti amici trans", non spiega che a rendere evasiva la scelta è l'a transfobia che lui coltiva o il divieto a quelle cure ormonali che lui invoca in modo che le operazioni siano rese più evasive per il suo sadico piacere.

Chi vuole portare in Italia il modello olandese per cui vai all'anagrafe, sei un maschietto ma ti vuoi chiamare Paola e automaticamente ti chiami Paola per ché lo decidi da solo, è un modello che non voglio per il mio Paese. Uno deve fare un intervento chirurgico. Devi fare un esame e poi l'agrafe ti riconosce. Io non sono d'accordo che si svegli la mattina, si chiama Paolo e vuole essere chiamato Paola. Non mi piace.

E se poco cii interessa che a lui piacciano le donne trans, omette di dire che in Olanda sono previste limitazioni sul numero di cambi di sesso, ma non si pretende che le persone vengano sterilizzate come lui esige venga fatto.
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