Il pastore Carollo rinnova la sua crociata contro il contrasto alla pandemia

Il pastore Luigi Carollo è uno di quelli che si è preso il Covid-19. Ma anziché ringraziare quei vaccinato e quei sistemi di contenimento della pandemia che hanno indebolito il virus prima che lui lo contraesse, è aderendo alla campagna di sabotaggio delle campagne vaccinali della sua Giorgia Meloni che si è messo ad urlare che lui è andato in Slovenia pur di non indossare strumenti di protezione e poter pranzare insieme a persone non vaccinate:

A questo punto qualcosa non torna. Se lui vuole mettere a repentaglio la vita della sua famiglia, perché non si trasferisce in Slovienia al posto di pretendere che si metta a rischio la salute degli italiani solo perché lui non vuole indossare la mascherina e non vuole mostrare il greenpass nei risperanti?
Se vuole, può andare anche in Africa per provare l'ebrezza di bere acqua non potabile all'aperto o di non avere vaccini per malattie che in Italia sono curabilissime. Ma il fatto che altrove ci siano meno tutele a difesa della salute non significa che dove ci sono meno regole si viva meglio..
Inoltre in Slovienia sono morte solo 6.556 persone contro i 162.000 decessi registrati in Italia, e non pare difficile comprendere perché la diversa situazione ambientale e la maggior sovrappopolazione rendano necessari mezzo di contenimento che servano ad impedire una strage. Inoltre è lo scorso ottobre che la Slovenia ha dovuto introdurre un coprifuoco che prevedeva il divieto di poter uscire di casa dalle 21 alle 6 del mattino, mentre il greenpass ha salvato gli italiani da quelle restrizioni.

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