Il quotidiano di Belpietro schiuma contro la Disney, inveendo contro i gay per il contrasto al sessismo
Il quotidiano di Maurizio Belpietro è davvero disarmante nella bassezza della sua becera propaganda di istigazione all'odio omofobico. E qui i casi sono solo due: o i loro dipendenti non capiscono un tubo di quello che pretendono di raccontare (e dunque farebbero bene a cambiare lavoro), oppure sono in profonda malafede e dichiarano il falso al soldo delle solite lobby neofasciste.
Ed è così che c'è da essere colti da conati di vomito nel vedere questa porcheria a firma di tale Giorgio Gandola:
Che diamine c'entra il genere con i gay? Non sarà che il signor Gandola sta tentando di insinuare che lui non li ritiene veri uomini? Perché altrimenti non si capirebbe il senso dell'enorme stupidaggine che ha scritto, forse più intenzionato a diffamare un intero gruppo sociale piuttosto che a capire quello che stava raccontando.
Infatti non serve una laurea per capire che la Disney si sta occupando di disparità di genere e che il tema non riguarda direttamente i gay, ossia uomini che non vengono direttamente offesi da chi predilige un linguaggio sessista.
Forse abituato a quelle loro destre populiste che non fanno mai niente se non ne traggono un profitto, si inventa persino che la Disney "lavorerebbe" per i gay. Quindi o ti pagano o tu non puoi ritenere giusto evitare violenze e discriminazioni? È questa la tesi il signor Gandola tenta di sostenere? E in che modo gli eterosessuali dovrebbero sentirsi discriminati dal rispetto?
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