Le razzie dei soldati russi in Ucraina
Putin sta riportando l'Europe nel medioevo, quando i barbari andavano per villaggi a commettere razzie e saccheggi.
I soldati russi, in ritirata dalla regione di Kiev, non si stanno limitando a lasciarsi dietro solo atrocità, distruzione e morte: stanno portando via tutto ciò che riescono a saccheggiare dalle case che degli ucraini che hanno ucciso o costretto alla fuga.
Un video diffuso dal progetto bielorusso Hajun Project mostra una fila di soldati russi presso uffici del servizio di consegna CDEK a Minsk, intenzionati a spedire gli oggetti rubati ai loro familiari in Russia. In totale di tratterebbe di più di 2 tonnellate di beni tra televisori, vestiti, scarpe, lavatrici, opere d’arte, giocattoli per bambini e cosmetici.
I militari russi hanno anche un mercato nella città di Narovlya, in Bielorussia, dove vendono tutto ciò che non riescono a spedire.
In una intercettazione telefonica tra il militare russo Andrej e la moglie, si sente l'uomo che dice: «Ci sono scarpe da ginnastica da donna. Beh, sono New Balance, sono di marca, tutto qui lo è. Misura 38. Sono assolutamente fantastiche. Tutto viene portato via dai militari in buste piene [...] se riesco prendo un laptop». La moglie lo incita: «Beh, pensaci, Sofia sta andando a scuola, anche lei avrà bisogno di un computer. Bene, prendi tutto . Anche le magliette sono utili».
Andrej descrive la casa, dicendo sia bellissima e «ricoperta di pietra». La moglie commenta: «Come vivevano vero? E come viviamo noi. È per questo che combattono».
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