Papa Francesco attacca chi dice di «difendere la fede puntando il dito contro gli altri»


Chissà se a Mario Adinolfi o a Simone Pillon saranno fischiate le orecchie mentre Papa Francesco condannava «coloro che si vantano di essere giusti, osservanti della legge di Dio, persone a posto e perbene» e che «non badano ai propri difetti, ma sono attentissimi a scovare quelli degli altri, agli occhi della gente sembrano esperti di Dio, ma non riconoscono Gesù e lo vedono come un nemico da far fuori».
Secondo il pontefice, «questi personaggi ci dicono che anche nella nostra religiosità possono insinuarsi il tarlo dell’ipocrisia e il vizio di puntare il dito. In ogni tempo, in ogni comunità. C’è sempre il pericolo di fraintendere Gesù, di averne il nome sulle labbra ma di smentirlo nei fatti. E lo si può fare anche innalzando vessilli con la croce [...] Chi crede di difendere la fede puntando il dito contro gli altri avrà pure una visione religiosa, ma non sposa lo spirito del Vangelo, perché dimentica la misericordia, che è il cuore di Dio».
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