Persino Guido Crosetto si mette a sbugiardare la propaganda anti-ucraina di Mario Adinolfi
Dopo essersi improvvisato virologo, Mario Adinolfi gioca ora a far l'esperto di guerra. Eppure non pare molto furbo il suo lamentarsi che l'Italia non dia comunicazione a Putin di quali armamenti verranno forniti all'Ucraina per difendersi dalla sua invasione.
Con la scusa che in democrazia tutto dovrebbe essere reso pubblico, sostiene che si dovrebbero rendere pubblici anche i piani militari in modo che il nemico possa sapere con esattezza che cosa dovrà distruggere per poter tornare a far stuprare le minorenni ucraine dai suoi militari.
Quasi volesse suggerire a Putin di bombardarci e di inviare a Roma i suoi pedofili, si inventa persino che noi saremmo guerrafondai perché non voltiamo lo sguardo davanti ai crimini. Se non altro, almeno questa volta non ha citato il gay, nonostante ripeta da giorni che lui è disposto a tacere su ogni crimine in cambio di uno sconto sulla sua bolletta:
Davanti a quella sterile polemica, persino Guido Crosetto (ossia il fondatore di Fratelli d'Italia) ha voluto sbugiardare le illazioni del fondamentalista romano:
In tutta risposta, Adinolfi dice che lui non ha verificato ciò che dava per certo e che lo avrebbe giurato sulla sua tessera da "giornalista" perché a lui "risulterebbe" un qualcosa che non può verificare:
Insomma, Adinolfi ha ammesso di essersi inventato quello che spacciava per un dato certo, mostrando ancora una volta la sua indole da mistificatore.
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