Pietro Diomede fa pure la vittima
Pietro Diomede sostiene di essere stato vittima di un «linciaggio mediatico», quasi non riuscisse a comprendere che non è colpa degli altri se le sue azioni hanno suscitato orrore e ribrezzo nella quasi totalità della popolazione.
Usando il metodo Adinolfi, si è messo a frignare che la gente sarebbe cattiva perché non ride davanti al suo sfottere il cadavere di una donna brutalmente uccisa e seviziata, poi buttata in un dirupo dentro dei sacchi dell'immondizia. E dato che al peggio non esiste fine, si mette pure ad irride un uomo tenuto prigioniero dal regime egiziano sostenendo che quell'orrore sarebbe preferibile ad un'Italia in cui i filo-necrofili non vengono applauditi:
Ma davvero pensa che qualcuno possa ridere per quello che scrive? E davvero vuole proporsi come il bulletto che è talmente orgoglioso del suo bullismo da rivendicare lo scrivere insulti finalizzati ad offendere?
Quindi è fiero di fare del male gratuitamente alla gente? E se ne vanta pure?
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