Pillon torna a sfottere il contrasto al sessismo


Il senatore leghista Simone Pillon, da sempre vicino alle lobby che promuovono discriminazioni e sessiamo, ha elargito i suoi soliti insulti contro la Casa delle Donne di Ravenna. Dice che la loro campagna, nata da anni di lavoro, sarebbe «una pagliacciata» che non piace a chi preferisce i rubli e le magliette griffate col volto di quel loro Putin che ha depenalizzato la violenza domestica.
Usando l'offesa gratuita come strumento per insultare tutto ciò che la sua mente da leghista non pare capace di comprendere, è ostentando arroganza e prepotenza che scrive:



Non va meglio sulle pagine de Il Giornale, dove i dipendenti di Berlusconi iniziano ad inveire contro l'Europa che non piace a Putin urlano che i leghisti e i metoniani odiano chi indossa il velo:





Insomma, davanti al teme dei diritti c'è chi fa a gara per negarli. E caso vuole che li attacchi alla dignità delle persone arrivi sempre e solo da una certa parte politica.
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