Tuiach è un disco rotto. Ma il reato di procurato allarme non vale a Trieste?
Il camerata nazifascista Fabio Tuiach pare molto confuso. Se nella prima riga cita la propaganda neofascista pensata per negare l'Olocausto nazista, l'ex consigliere inizia a parlare dell'Olocausto nazista per sostenere che lui si sente più perseguitato di chi finiva nei campi di sterminio perché doveva farsi un tampone e i fascisti gli avevano detto di non farlo.
Poi inizia a dire che gli ebrei dovevano "giustamente" andarsene, mentre non è chiaro perché lui non si trasferisca in Russia se vuole vivere in un posto dove ai negazionisti vien permesso di uccidere gli altri, anche se è più una fantasia una che una realtà il fatto che la Russia che cercava di venderci i suoi vaccini sarebbe un paradiso per i no-vax neofascisti. E pare rasentare il reato di procurato allarme il suo giurare che i vaccini farebbero morire gli atleti, anche se le morti registrare quest'anno sono inferiori a quelle degli anni precedenti e non basta che lui desideri che ad ucciderli possa essere stato il vaccini perché le sue fantasie possano essere spacciate per verità:
Se puzza di blasfemia il suo solito abuso della religione a fine di propaganda fascista, ci sarebbe da domandarsi perché il prefetto di Trieste si ostini a premettere che un simile personaggio possa causare disordine pubblico in quanto negazionista, suprematista bianco, omofobo, sessista, xenofobo, razzista, omofobo e simpatizzante del terrorismo.
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