Adinolfi elogia il comizio di Lavrov su Rete 4 e chiede che Orsini sia pagato con denaro pubblico

Solo poche ore fa il fondantalista Mario Adinolfi diceva che a lui non sta bene che il concerto del primo maggio fosse trasmesso dalla Rai con i soldi del canone. Eppure oggi urla come un indemoniato che nessuno deve potersi opporre a chi vuole dare denaro pubblico ad Orsini per promuovere il suo amato Putin. Ed ovviamente dice che è tutta colpa del Pd, dato che lui promette che le destre farebbero come il suo Orban nel contribuire attivamente all'invasione russa:

Ovviamente dice anche che la rete populista per cui lavora avrebbe il diritto di violare le sanzioni per offrirsi come megafono della propaganda del Cremlino. E cosi spaccia per "libertà" il comizio del ministro russo che per 40 minuti ha potuto fare gli interessi di Putin senza alcun contraddittorio.
Naturalmente la teoria di Adinolfi è che mentire e disonformatre sarebbero "libertà" del giornalista, rilanciando le sue folli tesi sul fatto che lui si sentirebbe vittima di dittatura in quanto solo Putin e Mussolini sarebbero sinonimo di democrazia.


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