Adinolfi tenta scaricare la responsabilità delle vittime di una guerra su chi si difende da un'aggressione

Se Putin avesse invaso Roma, Adinolfi avrebbe prontamente consegnato le sue figlie? E davvero non avrebbe esitato un solo secondo a sacrificare la loro libertà per paura di fare del male a chi le minacciava con un fucile in mano? Così pare, dato che il fondamentalista continua a ripetere istericamente che gli ucraini si sarebbero dovuti arrendere perché Putin li ha fatti invadere da militari di leva privi di qualsivoglia esperienza.

Pare dunque che se un ventenne minacciasse di stuprare una minorenne dopo aver ucciso i suoi genitori davanti ai suoi occhi, Adinolfi lo lascerebbe fare perché ha solo vent'anni. Ma, soprattutto, Adinofli dice che andrebbe condannato chiunque osasse offrire aiuto alla bambina e la aiutasse a potersi difendere perché lui sta con lo zar e non tollera che qualcuno possa aiutare gli ucraini a difendere le proprie famiglie:

Curiosamente Adinolfi sorvola sul fatto che per non avere neppure un morto sarebbe bastato che il suo amato Putin non avesse invaso uno stato sovrano. Non dice che se Putin non fosse entrato in Ucraina con carri armati e cannoni, 29.350 giovani russi sarebbero ancora vivi come anche quei 6.800 ucraini di cui pare che a lui interessi ben poco. E anche tante città sarebbero ancora in piedi.
Ovviamente Adinolfi non prende neppure in considerazione il numero di vittime causate dalle armi russe, banalizzando il tema sino a far pensare che lui sia pronto a giurare sulla vita delle sue mogli e delle loro rispettive figlie che le armi di Mosca non abbiano causato neanche un graffio.


Inoltre l'applicazione dle "Ragionamento" adinolfiniano ci dovrebbe portare a sostenere che le armi alleate siano responsabili di tutte le vittime della Seconda Guerra Mondiale perché hanno impedito ad Hitler di vincere e hanno prolungato la guerra. Ed anche in quel caso avrebbe potuto piangere i soldati tedeschi e giapponesi tra i 18 e i 21 anni.
Pare dunque che il suo tentativo di scaricare la responsabilità delle vittime di una guerra su chi si difende da un'aggressione è un cortocircuito ideologico che rischia di rappresentare un'aberrazione morale.


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