Carollo si dichiara vittima di "eterofobia" e giura che nelle scuole ci sarebbero "corsi gender tenuti da drag queen"
Il pastore Luigi Carollo è stato ospitato da Vera TV all'interno di un dibattito sulla Giornata internazionale contro l'omofobia in rappresentanza di chi si oppone al contrasto all'odio e alla violenza. In collegamento da un'imprecisata autovettura, il pastore ha esordito dicendo:
Parto dal concetto che io sono contro ogni discriminazione verbale e gestuale, poi, quello che ci dobbiamo venire incontro tra le parti è che le forzature non servono per tirare a sé dei diritti che già sono esistenti. Per esempio, il ministro Bianchi ha adottato questa forzatura di mandare circolari nelle scuole per introdurre il gender.
Peccato che serva molta fantasia per sostenere che una circolare in cui si invitavano gli istituti scolastici a promuovere i valori dell'articolo 3 della nostra Costituzione attraverso «occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali» sarebbe un testo che vuole «introdurre il gender». E se è vero che quella è la teoria sostenuta dalle organizzazioni legate a Forza Nuova, offrire quella farls atestimonianza non gli fa onore. E non pare essere andata meglio con il suo sostenere che chi è vittima di discriminazione dovrebbe «andare incontro» alle pretese di chi sta violando i suoi diritti fondamentali.
Sempre giurano che il contrasto ai crimini d'odio dovrebbe essere ritenuto un'imposizione del fantomatico "gender", il pastore si è poi lanciato nel dichiarare:
Io voglio dire che quando un ministro manda delle circolari, in questo caso ha fatto proprio una forzatura amministrativa. Il dirigente scolastico, che è la persona preposta a mettere in atto l'ideologia gender, deve mandare un'informativa al genitore, perché chi fa le lezioni gender sono le drag queen. È questo il problema. Non dico che non dovete andare a fare le vostre propagande, ma qui c'entrano le drag queen. Il problema è che nelle scuole c'è ancora il tabù dell'educazione sessuale e si va ad introdurre il gender per mettere ancora più confusione?
Va infatti ricordato che il pastore sostiene che i gay non nascerebbero tali e che lo diventerebbero perché "confusi" vist che "Dio non commette errori" e lui ritiene che i gay lo siano. Da qui nascono i suoi appelli ai genitori omofobi perché non accettino i loro figli gay.
Interrompendo chiunque provasse a parlare, il pastore si è messo ad urlare anche che quella circolare fosse «una forzatura» perché «il ddl Zan è finito e dunque è una forzatura, questo è fascismo». Peccato che i fascisti mandassero al confino i gay solo perché ucciderli come faceva Hitler avrebbe significato ammetterne l'esistenza e Mussolini si rifiutava di farlo, quindi è improbabile che il contrasto all'omofobia possa essere paragonato a quel periodo storico. E davvero neppure si capisce in che modo l'ostruzionismo di Pillon davanti al contrasto dei crimini d'odio dovrebbe annullare il principio di non-discriminazione previsto dalla nostra Costituzione.
Poi, sempre interrompendo gli altri, il pastore ha tentato pure di negare che la Giornata internazionale contro l'Omofobia sia stata istituita nel 2007 dal Parlamento Europeo, preferendo giurare che tale giornata «era messa nel ddl Zan» e che il ddl Zan sarebbe stato «bocciato». Peccato che nessuno abbia mai bocciato quel ddl e che di certo non era quella norma contro i crimini d'odio ad istituire una giornata che si celebra da anni. Bontà sua, ha poi ammesso che lo sterminio dei gay nei campi di sterminio nazista non fosse giusta.
A quel punto Carollo ha tentato di sostenere che l'insegnamento della matematica e della storia verrebbe condiviso con i genitori, negando che il programma ministeriale sia deciso dal ministero. Ed è davanti a quelle parole che gli altri ospiti hanno dovuto chiedere al pastore di smetterla di fare disinformazione. Ma lui ha iniziato a urlare istericamente che «stiamo creando un problema sociale e antropologico» e che lui pretende di essere avvertito.
A questo punto gli hanno domandato se lui informi i genitori di quello che lui dice ai bambini che vanno in chiesa, ma lui ha proseguito nella sua teoria dicendo che non gli serve alcuna competenza perché «in maniera trasversale i religiosi entrano nel campo sociale perché alcune tematiche vanno a toccare quello che è il problema religioso. Perché io dal pulpito le posso dire che ddl Zan voleva censurare anche il pensiero». Ed ancora, ha pure aggiunto: «Siccome il ddl Zan prevede il gender in ogni ordine e grado. Io c'ho n figlio di 15 anni e conosce tante cose e si può anche difendere. Perché mio figlio si deve difendere da alcune ideologie, ad esempio l'identità di genere. Perché l'identità di genere è un problema antropologico e sociale che si mette nella società».
Poi, sostenendo che il contrasto ai crimini d'odio sarebbe contro la «libertà di espressione», pare aver tentato di sostenere che i gay dovrebbero accontentarsi di non essere uccisi o incarcerati come avviene in 69 Paesi del mondo prima di urlare ahi diceva che oggi è la giornata contro l'omofobia «Questa è eterofobia. Non mi volete perché io ho un pensiero diverso».
E se l'italiano non è un'opinione, il suo essere eterosessuale non ha nulla a che vedere con chi critica le aberranti teorie da lui espresse. Ed non è andata meglio quanto ha giurato che «ci sono degli accordi per cui a fare l'ideologia gender devono andare delle drag queen [...] Qui si parla di mettersi un costume e andare davanti a bambini a dire: "io rappresento questo te lo propongo". Voi dovere accettare il fatto che in alcune famiglie vogliono rimanere nella tradizionalità».
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