I repubblicani chiedono avvertenze anti-lgbt nei programmi per bambini
Un gruppo di senatori repubblicani ha ufficialmente chiesto un sistema di classificazione televisivo che possa "mettere in guardia" i genitori omofobi riguardo ai contenuti lgbt presenti nei programmi per bambini.
A detta di Roger Marshall, Mike Lee, Mike Braun, Steve Daines e Kevin Cramer, l'ente che gestisce e controlla le denominazioni dei programmi dovrebbe acogliere la loro richiesta sulla base del loro sostenere che imprecisati "argomenti di natura sessuale sono stati politicizzati in modo aggressivo" e includerebbero "trattamenti sperimentali irreversibili e dannosi per disturbi mentali come la disforia di genere". Dicono che "considerando che i marcatori cognitivi del desiderio sessuale emergono durante la pubertà, quando gli adolescenti subiscono cambiamenti ormonali e fisiologici naturali, è del tutto inappropriato mostrare questi contenuti a giovani spettatori".
Insomma, siamo davanti a chi dice di pensare che si "diventerebbe" gay guardando la televisione. E visto che ai trumpiani piace un sacco accostare i gay alla pedofilia, affermano anche che qualcuno so starebbe "sforzando a spingere questo contenuto verso un pubblico più giovane" per fantomatiche motivazioni "sospette nel migliore dei casi e predatorie nel peggiore dei casi".
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