Il pastore Carollo scrive al preside: «Non condivido la giornata contro l'omofobia. Mio figlio sia dispensato»
Forse ispirato da quel Matteo Salvini che citofonava ai minorenni per chiedere se a casa loro si spacciasse, il pastore Carollo si è messo a scrivere al preside del figlio per chiedergli se nella sua scuola insegnasse una fantomatica "ideologia gender".
Carollo precisa inoltre di non tollerare una giornata internazionale che condanna l'odio, forse perché lui ne è uno dei più efferati promotori visti i suoi pubblici inviti ai genitori omofobi affinché non accettassero l'orientamento sessuale dei figli. Ordina così che nessuno possa spiegare a suo figlio che i gay non sono "sbagliati" come sostiene suo padre, peraltro confondo orientamento sessuale ed identità di genere. Inoltre sostiene che il voler condannare chi ha ucciso i gay nei campi di sterminio nazisti o chi li ha mandati al confino sarebbe "una nuova ideologia" che lui ritiene "non condivisibile".
Il finale ci spiega come le polemiche del fondamentalismo organizzato fossero una truffa, dato che la scuola di Carollo manco aveva in programma di insegnare un po' di rispetto ai figli di un pastore che subiscono un indottrinamento omofobo in famiglia.
E se davvero la preside dell'istituto avesse dichiarato che loro "non aderiscono al gender", forse il Miur dovrebbe intervenire per capire come possa essere possibile che una dirigente usi termini della propaganda neofascista prive di qualsivoglia senso.