Pillon nega il femminicidio: «Ci sono anche donne che usano violenza contro gli uomini»


Il senatore leghista Simone Pillon è stato ospite del congresso sessista patrocinato da Regione Lombardia in cui erano stati invitati alcuni personaggi che chiedono la chiusura dei centri antiviolenza per le donne o che sostengono che sia il maschio a dover decidere se la donna debba abortire o meno.
Durante il suo noioso intervento, Pillon ha sostenuto che il maschio debba essere «autoritario» per dovere «antropologico» e che «i bambini a cui manca una figura paterna vengono a ritrovarsi in una fragilità biologica». Dice che il suo Charleston dicesse di non aver capito «perché se una donna resta a casa ad aiutare il marito è oppressa dal patriarcato, ma se vanno al lavoro ad aiutare il capoufficio allora sono libere». Ovviamente Pillon pare ignorare che le donne possono essere il cspoufficio e che essere trattate come schiave non significa «aiutare» il maschio, preferendo sostenere che sia colpa delle donne che lavorano se non si fanno tanti figli quanto lui vorrebbe.

Riguardo alle molestie degli alpini, è sfottendo le donne che hanno denunciato molestie che il leghista Pillon dice che su Facebook lui ha visto «il video della tipa che dice: mi hanno detto che ho delle belle gambe e mi sono sentita violentata. Ma dire d una ragazza che ha delle belle gambe non è violenza sessuale. E in fatto normale. C'è una proposta di legge che dice che anche un complimento non desiderato equivale a una molestia. Io non sono d'accordo. Ce n'è un'altra che parla di violenza di genere. Il mio papà mi ha insegnato che le donne non si toccano neppure con un fiore. Dio ha fatto l'uomo più forte della donna perché possa difenderla. Ma quando leggo che nel testo dicono che la violenza è dei maschi contro le femmine, non mi sta bene. Io ho una mia cliente che in tribunale ha dato uno sganascione al marito e l'ha fatto cadere. Ci sono anche donne che usano violenza contro gli uomini».
Pillon parte dal citare un virgolettato falso, dato che l'intervistata non ha mai detto di essere stata «violentata». Sostiene sia «normale» che un maschio fischi dietro alle ragazze o faccia commenti sulle sue tette, dicendo che sarebbe stato suo padre a dargli una educazione perché lui sostiene che quello non fosse compito per una donna come sua madre. Arriva così a negare il fenomeno del femmicidio, sostenendo che l'esistenza del reato di violenza provata dovrebbe impedire leggi contro fenomeni culturali come la violenza sulle donne.

Ovviamente non ha trascurato di promuovere l'omofobia, giurando che a Kyiv ci sarebbero donne ce sotto le bombe porterebbero avanti GpA per coppie europee che lui giura siano «soprattutto same-sex».
Peccato che l'Ucraina non permetta l'accesso alla GpA a coppie gay, dato che non sarebbe possibile l'adozione e non si verrebbe riconosciuti come genitori. Ne consegue che il senatore abbia evidentemente mentito pur di poter inveire contro i gay.

Tra le altre dichiarazioni, Pillon ha sostenuto che si vada nelle scuole «a insegnare ai bambini che la mascolinità è propensione alla violenza» o che «oggi l'unico maschio accettato è gay, perché se un maschio è maschio non va bene perché è un modello negativo da abbattere. Vogliono scardinare la mascolinità». Dice anche che le madri siano «soffocanti» per i bambini e che dunque serva un padre che mostri la sua «mascolinità» al minore.

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