Il pastore Carollo contro la giornata contro l'omofobia: «Una prepotenza che confonde i miei figli»


Il pastore Luigi Carollo dichiara di ritenere «in appropriato» che la scuola possa spiegare a suo figlio che il suo babbo dice immani stupidaggini quando giura su sua madre che i gay sarebbero «malati mentali» o che si diventerebbe gay perché «Dio non commette errori» e lui ritiene che i gay lo sciano.
E se la scuola non ha insegnato a Carollo che "inappropriato" si scrive senza spazi, forse sarebbe auspicabile possa quantomeno difendere suo figlio dall'odio omofobico a cui lui vorrebbe corromperlo. E così il pastore della Sabaoth Church di Modena si inventa che la giornata contro l'omofobia sarebbe una fantomatica "festa della liberazione lgbt" e che qualcuno vorrebbe andare nelle scuole a fare "propaganda" e "mettere confusione ai nostri figli". Citando il ddl Zan a casaccio e inventandosi che lui e gli altri fondamentalisti avrebbero garantito impunità a chi viola i principi costituzionali macchiandosi di efferati crimini d'odio, scrive:



Insomma, il prepotente pastore Carollo assicura che la prepotenza del prepotente senatore Pillon in difesa dei crimini d'odio renderebbe le sue vittime dei «prepotenti» che non si fanno discriminare in silenzio. Ed ovviamente dice che i gruppi forzanovisti suggeriscono ai genitori omofobi di vietare ai figli di poter studiare perché c'è il rischio possano crescere intolleranti e privi di pregiudizi.
Ossessionato dal suo sostenere che le parole "mamma e papà" andrebbero opposte ai gay quasi come se i gay non avessero umna mamma e un papà, chiede una festa della mamma e una festa del papà quasi non sapesse che le due ricorrenze si celebrano rispettivamente l'8 maggio e il 19 marzo.

A far scaturire l'invontejibile ira di Carollo è una banale circolare in cui vengono ribaditi concetti basilari:

La Costituzione italiana, all'art. 3 sancisce: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (...).
Tutto ciò premesso, in occasione del 17 maggio e della Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, nonché contro ogni forma di atteggiamento pregiudiziale basato sull'orientamento sessuale giornata indetta peraltro con la risoluzione del Parlamento Europeo del 26/04/07 i docenti e le scuole di ogni grado, nell'ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, sono invitati a creare occasioni di approfondimento con propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nell'ambito dei principi nazionali e internazionali sopra citati.

Non è chiaro se Carollo voglia indottrinare i suoi figli alla violazione dei diritti fondamentali, ma appare surreale abbia espresso il suo apprezzato a questo commento al suo post:



Al solito si cirano i riferimenti "culturali" neofascisti, si paragonano i gay ai cani e si riduce l'essere umano alla sua sessualità per decidere che gli altri sarebbero "innaturali" se non condividono i loro stessi pruriti sessuali.
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