Putin si è isolato in un bunker, divorato dalle paranoie come Hitler

Mentre Mario Adinolfi continua a ripetere istericamente che lui avrebbe stabilito che Putin non sarebbe come Hitler, non pare pensarla allo stesso modo Mark Galeotti, professore onorario presso la University College London School e tra i massimi esperti sulla Russia.
Lo studioso osserva come ad accomunare lo zar ad Hitler sia anche la sua paranoia e il suo rifiuto di ascoltare chiunque non risulti allineato al suo pensiero unico.
Oggi il presidente russo vive in una villa di Novo-Ogaryovo e non mangia nulla che non sia stato testato dai suoi assaggiatori per paura di essere avvelenato. Ma ha anche scopeto che con le videochiamate si può togliere l'audio a chiunque dica cose che lui non vuole sentire: quindi ha un nuovo strumento con cui rifiutare qualunque consiglio non siano allineato al suo pensiero.
Affasciato dall'esercito non ha mai fatto il militare e ne capisce poco di strategia. È questo il motivo per cui il suo fallito tentativo di prendersi Kyiv in due giorni si p tramutato in una disfatta perché lui non ha voluto ascoltare i generali che gli dicevano fosse necessario organizzare linee di rifornimento.
Riguardo agli copi, il professore ipotizza che Putin volesse portare la conquista dell'Ucraina per evitare di dover parlare di economia in declino o di sanità assente in vista delle elezioni del 2024. Conquistare Ucraina e Bielorussia gli avrebbero fatto ottenere voti facili, dato che uccidere migliaia di civili è più facile che far funzionare la sanità pubblica.

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