Salvini torna a vantarsi del suo "Scusi, lei spaccia?"


Matteo Salvini si dichiara orgoglioso di essersi accerchiato da telecamere per andare in giro a citofonare agli stranieri per chiedergli se spacciassero. Ed ovviamente dice che la sinistra sarebbe brutta e cattiva perché lui avrebbe avuto ragione ad inscenare quella carnevalsta in quanto pare che alcuni loro familiari spacciassero per davvero.
Peccato ciò non legittimi proprio nulla. Si sarebbe potuto trattare di Pablo Escobar in persona, ma Salvini non è un poloziotto e il suo essersi presentato al citofono di un comune cittadino, con tanto di seguito mediatico, resta inaccettabile a prescindere dalla fondatezza delle sue accuse. Ancor più se è molto probabile che il suo aver agito per profitto elettorale (anziché informare la Procura riguardo ai suoi sospetti come sarebbe stato suo dovere fare) ha garantito un intralcio alle indagini ed ha probabilmente garantito il proseguo dell'attività criminale.

Dunque bisogna proprio essere leghisti per non trovare imbarazzanti queste sue parole:



Quindi saremmo legittimati a citofonargli in piena notte per chiedergli se lui si dia fatto pagare da Putin? Possiamo citofonare a Pillon per chiedergli se cerca sesso occasionale negli autogrill?
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