Ventotene. Il comune dove si è candidato Adinolfi veniva usato dal duce per il confino dei gay
Forse non tutti sanno che il comune in cui Mario Adinolfi si è candidato sindaco era usata dal duce per confinare gli omosessuali.
Una legge fascista del 1926 condannò intellettuali, dissidenti gay e tossicodipendenti ad essere "confinati" in isole diverse. Ventotene fu scelta per le sue caratteristiche: abbastanza lontana dalla costa, piccola e quindi maggiormente controllabile, con le coste alte come fosse una fortezza, la vicina Santo Stefano dove c'era il carcere borbonico.
Fu costruita una "città confinaria", stabilita una "passeggiata" obbligatoria all'interno del centro storico e strutturati dei locali per le mense e i piccoli lavori artigianali per impegnare i confinati.
Pare dunque significativo che il Partito Gay abbia deciso di candidarsi a governarla, proponendo una svolta rispetto ad un Adinolfi che vorrebbe riportarla all'omofobia del Ventennio.
Questo e altro è quanto viene raccontato in un'intervista al candidato a Luca Vittori realizzata da David Faltoni che potete trovare qui.