Adinolfi torna ad usare le chiese per la sua propaganda elettorale

Mario Adinolfi continua ad abusare della religione a fini di propaganda elettorale, vantandosi del suo presentarsi dinnanzi alle chiese a cercare voti.

In particolare, elogia la sua Lucianella Presta, ossia quella sua esponente che disse di vedere «pedofilia» e «veleno satanico» nello spot delle poste norvegesi in cui Babbo Natale si innamorava di un uomo. Durante la pandemia, invece, paragonò i no-greenpass ad Anna Frank.

Intanto Adinolfi insiste nel giurare sulle sue due famiglie che non ci sarebbe alcuna discriminazione nel discriminare le famiglie gay, dato che lui assicura che l'unica vera famiglia e formata da un giocatore di poker, la sua prima mogli, la ragazzetta che ha ha la metà dei suoi anni e una figlia usata come strumento di propaganda:

Il bello è che si vanta pure di titoli in cui si propone come l'anti-gay che cerca voti promettendo discriminazioni.


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