Alberto Matano ha sposato Riccardo
Il giornalista Alberto Matano si è unito civilmente con Riccardo, suo storico compagno, nella giornata di ieri. La cerimonia è stata officiata da Mara Venier.
Intervistato da Walter Veltroni sul Corriere della Sera, Matano ha raccontato: «Sono quindici anni che stiamo insieme. Durante una cena, un paio di mesi fa, Mara, la nostra amica del cuore che oggi celebrerà, ha detto che sarebbe stato bello che noi ci sposassimo. Riccardo ha subito detto di sì. Era euforico. Io anche ero contento. Poi, nel fine settimana, sono entrato in crisi. Ho pensato a tutto quello che ci circondava, alla dimensione esterna di qualcosa che ci riguardava così privatamente. La sera, a casa, abbiamo parlato, abbiamo discusso, ci siamo accapigliati, ci siamo abbracciati e abbiamo deciso che sì, era la cosa giusta da fare. Oggi celebreremo un amore che merita un vestito formale».
Matano ha anche raccontato il bullismo subito durante l'adolescenza: «Ricordo l’infanzia come giorni sereni, lieti. Ma poi il cielo si annuvolò. Attorno ai 14 anni mi sono accorto con dolore che non crescevo. I miei amici erano almeno venti centimetri più di me. E allora la mia stanza si chiuse a chiave, come un riparo dal mondo. Perché fuori mi sembrava che le cose andassero a rovescio. Ho sofferto il bullismo. Mi isolavano dai giochi, mi prendevano in giro, mi sentivo ai margini della vita. Ma ho combattuto, non mi sono piegato. Mi sono detto che ce la dovevo fare. Ho trovato la forza e tutto quello che di buono mi sta accadendo è figlio di quella volontà di non subire. In terza liceo, dopo un’estate, sono cresciuto e sono diventato come sono ora».
Ovviamente i tra i mandanti di simili violenze c'è pure Mario Adinolfi, il quale si è affrettato ad insultare l'unione di Matano ed ha dichiarato che la sua unione avrebbe meno valore dei suoi due matrimoni, tra cui quello celebrato in scarpe da ginnastica tuta in uno squallido casinò di Las Vegas. Ovviamente Adinofli ha pure citato il Papa, in quella sua abitudine a offendere la religione cattolica come strumento di incitamento alla discriminazione. E poi pazienza se il suo secondo matrimonio è ritenuto non valido dal vaticano, l'importante è Nominare il nome di Dio invano per incitare odio al pari dei talebani.