Eutanasia. Pillon sostiene che si debbano negare i diritti perché la Lega è incapace di scrivere una buona legge
La teoria odierna del senatore leghista Simone Pillon è che lui debba poter torturare sadicamente i malati terminali perché in Canada un tizio si è visto rifiutare l'eutanasia che aveva richiesto perché preoccupato dai cambiamenti climatici. Ovviamente Pillon omette di raccontare il rifiuto, sostenendo si debbano negare i diritti per paura degli abusi.
Praticamente dovrebbe poi sostenere che i figli vadano tolti ai genitori perché c'è chi li costringe alla prostituzione e quindi, per non rischiare, sarebbe meglio rapirli (come lui proponeva di fare con Alfie Evans anticipando Putin) e chiuderli in campi salviniani di indottrinamento leghista degli infanti. Così sarà anche certo che voteranno per il suo partito e non rischierà possano crescere sani e tolleranti.
Premettendo che lui vorrebbe nascondere in cantina i casi che richiedono interventi legislativi per paura che il popolo possa poi chiedere leggi che lui non vuole vengano approvati anche se è la stragrande maggioranza dei cittadini a volerli, inizia adire che lui vuole negare diritti dovuti perché ritiene che lui non sarebbe in grado di scrivere leggi decenti e teme che poi a chiedere diritti saranno anche persone a cui lui vuole che si neghi il diritto all'autodeterminazione:
Insomma, Pillon continua a cercare di imporre leggi liberticide usando la paura. Già disse le stesse cose quando sostenne che si sarebbe dovuto vietare il matrimonio ai gay perché lui temeva che poi avrebbero chiesto altri diritti e non ci sarebbero più stati privilegi per il maschio eterosessuale di pelle bianca.