Fabio Ridolfi si è spento. L'ira dei fondamentalisti


Il pastore Carollo ci spiega che il rispetto del volere dei malati terminali sarebbe "fascismo" perché in "democrazia" la gente andrebbe obbligata a fare quello che dice lui.
Fabio Ridolfi ha chiesto di porre fine alle sue sofferenze ed ha lottato contro le lobby che si dicevano pronte a torturarlo per trarne profitto. Ora si è finalmente spento, secondo il suo volere:



Il pastore di Modena ha iniziato ad insultare chi crede nel diritto di scelta, sostenendo che lui preghi Dio perché Salvini e Meloni tolgano libertà e diritti ai malati. Ironizza persino sul fatto che un malato terminale possa guarire, inventandosi che quello sarebbe omicidio e che le violenze definite incostituzionali dalla Consulta andrebbero inferte a degli innocenti grazie ad Pillon sta boicottando la discussione della norma:



Anche il partito di Adinolfi promette che loro si batteranno contro il diritto di scelta dei malati, ritenendo che solo ai no-vax andrebbe garantita una libertà di scelta. Poi pazienza se i negazionisti minacciano la salute degli altri mentre i malati decidono per sé stessi:



Fastidioso è il loro sostenere che il loro calpestare il volere delle persone sarebbe in loro "difesa" delle proprie vittima in virtù di come il loro partito teorizzi che gli altri non sappiano scegliere e vadano obbligati a fare quello che dicono loro. Ma solo quando si parla degli altri, dato che in tema di vaccini il loro capo si dichiara «fiero» di aver violato l'obbligo vaccinale per i soggetti fragili e diceva che il fatto di non poter andare al bar fosse «apartheid».

Eppure le lobby integraliste sono comunque riusciti a fare del male alla loro vittima.
Fabio, che poteva comunicare solo con un puntatore oculare, ha scelto la sedazione. Ma non è quello che avrebbe voluto. Dopo una lotta infinita e sfinente, aveva ottenuto il diritto di morire con il suicidio assistito. Ma con Pillon che boicotta la norma ed Adinolfi che esulta perché si vieta ai cittadini di potersi esprimere sul tema, lui non ha più avuto le forze di aspettare ed ha scelto di salutare il mondo facendosi addormentare, anche se quella era un’opzione che non avrebbe mai voluto.
«Da due mesi la mia sofferenza è stata riconosciuta come insopportabile. Ho tutte le condizioni per essere aiutato a morire. Ma lo stato mi ignora. A questo punto scelgo la sedazione profonda e continua anche se prolunga lo strazio per chi mi vuole bene», aveva scritto sullo schermo del computer con cui comunicava.
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