I seguaci di Pillon chiedono lo sterminio dei gay sulla pagina del senatore: «I gay vanno soppressi»


Mentre il senatore leghista Simone Pillon dedica le sue intere giornate all'istigazione alla discriminazione attraverso la diffusione di fake-news e la sistematica irrisione delle sue vittime, i suoi proseliti sono arrivati a chiedergli lo sterminio dei gay.
È quanto troviamo scritto i commenti al post in cui il leghista sfotteva il Toscana Pride e insultava le persone intersex.

Citando le teorie di Pillon e dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, quasi a voler indicare chiaramente chi siano i mandati, i suoi proseliti esordiscono elargendo i loro soliti insulti contro chi non cerca di corrompere i minori al pregiudizio:





Dagli insulti passano a spiegare che Pillon li ha corrotti a provare odio verso interi gruppi sociali, esattamente come fece Hitler contro gli ebrei:



Ad un tratto, iniziano a chiedere che qualcuno impedisca ai gay di poter organizzare Pride e suggeriscono al senatore il loro sterminio:





C'è poi chi inizia a chiedere che ai gay venga negato l'accesso ai negozi, ricordando i negozi vietati agli ebrei durante il nazifascismo:





Qualcuno bestemmia Dio, sostenendo che la discriminazione sarebbe "cristiana" o chi dice che gli stupratori di minorenni russi sarebbero vittima di ingiusta discriminazione. Ed ovviamente irridono le discriminazioni:









Peccato che gli etero non vengano picchiati perché etero o che la "famigliafobia" sia quella che viene manifestata da un Pillon che cerca di vietare le famiglie altrui sulla base dei suoi pruriti sessuali. Resta comunque evidente il degrado etico e valoriale che il leghista sparge tra i suoi proseliti. Il tutto arrivando a spingere un tizio di Fucecchio, vicino a Firenze, ad invocare pubblicamente l'uccisione dei gay sulla pagina di un esponente delle istituzioni.

Non vi stupirà scoprire che il tizio che chiede l'uccisione dei gay sia anche un promotore delle petizioni contro il rispetto la dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, peraltro invocando il fantomatico "gender" davanti ad una questione che riguarda il sessismo e il loro preferire che il maschile prevalga sul femminile. Ma forse la cosa non dovrebbe stupirci, dato che il soggetto pubblica fotografie in cui dichiara di non saper fare manco il bucato o risistemare casa perché abituato ad usare sua madre alla stregua di una colf:



Insomma, i mandanti appaiono chiari. Ora le istituzioni dovrebbero fare il loro dovere, proteggendo i cittadini dalla loro ideologia e dalla loro violenza.
2 commenti