Il partito di Adinolfi chiede la sospensione dei diritti civili ai gay: «Le istituzioni annullino il Bergamo Pride»


Il partito di Adinolfi ha chiesto che il Prefetto di vietare il Toscana Pride in virtù di come loro dicano che l'omosessualità sarebbe «una condotta oggettivamente disordinata» assimilabile ad «alcolismo, tossicodipendenza, pedofilia, zoofilia e stupri» che «per nessun motivo può essere pubblicamente promossa».
E se appare evidente il loro appellarsi alle teorie su cui si basano le leggi anti-gay di quel loro Putin che sta mandando i suoi soldati di leva a stuprare bambine minorenni, anche a Bergamo il partito di Mario Adinolfi ha invocato la revoca del diritto di manifestazione a chi non condivide le loro medesime pulsioni sessuali

In una lettera in cui vengono omessi i destinatari, i circoli di Adinolfi scrivono:

A proposito del Gay Pride 2022 di Bergamo.
Nell'imminenza del Pride nella nostra città, previsto per domani l'll giugno, il Popolo della Famiglia di Bergamo e Provincia invita tutti ad una riflessione in merito.
Come Popolo della Famiglia riteniamo questa iniziativa deleteria sotto ogni punto di vista, gravemente offensiva nei riguardi delle persone omosessuali e per la società stessa.
Le recenti manifestazioni similari tenutesi in varie parti d'Italia hanno usato un tono irridente, quando non blasfemo, per i simboli della religione cattolica, oltre ad essere una volgare carnevalata esibizionista dove mancano pudore e rispetto per i minori.
Non vorremmo che queste offese disgustose si ripetessero anche nella nostra Bergamo, come già purtroppo avvenuto nel recente passato in un contesto analogo.
Vogliamo ribadire che siamo per il rispetto di ciascuna persona senza distinzioni, incluse quelle che vivono la condizione omosessuale. Appunto per questo ci rapportiamo a loro sulla base della verità e per questo ci guardiamo bene dall'avallare manifestazioni pubbliche simili che rappresentano un approccio improntato non alla comprensione e al dialogo quanto piuttosto ad assecondare un'ideologia demolitrice dalle basi antropologiche della civiltà.
Noi stiamo con la nostra Bergamo che ha bisogni reali a cui rispondere, in primis la famiglia, l'educazione dei bambini e ragazzi nel rispetto e nella verità, la sanità provata anche dagli ultimi anni di pandemia.
Sulla base di tutto quanto esposto sopra invitiamo caldamente coloro che rappresentano lo Stato e le Sue istituzioni a prendere apertamente le distanze da manifestazioni simili chiedendo esplicitamente l'annullamento delle prossime manifestazioni.

Quindi, a detta di quei fondamentalisti bresciano che organizzano blasfemi rosari contro i gay e che promuovono fantomatiche "terapie riparative" che hanno spinto alla morte innumerevoli adolescenti, sarebbe sulla base di tre singoli manifestanti da cui loro si dicono opinabilmente offesi che bisognerebbe revocare i diritti costituzionali ad interi gruppi sociali. Ed è deplorevole oppongano le famiglie ai gay, quasi pensassero che i gay nascano sotto i cavoli e non siano figli di persone che non gradiscono che Adinolfi molesti i loro figli.
E sinceramente provoca ci vuole molto coraggio a usare la pandemia contro i gay a nome di un partito no-vax che invitava i suoi adepti a non vaccinarsi.
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