Pillon dice di essere al lavoro per rendere orfani i bimbi ucraini nati mediante GpA
«Il ministero degli Esteri, da noi sollecitato, ci scrive che sul caso dei bimbi nati da surrogata e rimasti bloccati in Ucraina "sono state inviate tempestive istruzioni alla nostra Ambasciata a Kiev affinché non intervenga assolutamente presso le Autorità ucraine per sostenere istanze connesse a tale pratica, illegale per l’ordinamento italiano"». Lo dichiara il leghista Simone Pillon.
Il senatore del Carroccio die anche che lui e le lobby che lui rappresenta al Senato vorrebbero che «il governo si adoperi in ogni sede per promuovere il reato universale dell’utero in affitto», termine dispregiativo con cui lui chiama la GpA. Dichiara anche che «siamo in contatto con alcuni esponenti del parlamento ucraino che, come noi, si stanno impegnando per contrastare questo orribile traffico».
Traducendo il suo linguaggio propagandistico, pare che Pillon sostenga di essere in contatto con i filo-russi ucraini nel tentativo di garantire che alcuni bambini siano abbandonati sotto le bombe perché lui vuole negargli una famiglia in Italia. Ovviamente non spiega che i genitori italiani a cui lui vuole togliere i figli sono eterosessuali, dato che l'Ucraina non permette adozioni alle coppie gay anche se la sua crociata contro la GpA è iniziata unicamente per impedire che i gay potessero avere figli, sorvolando anche su quelle che potrebbero essere le drammatiche conseguenze del suo impegno nel voler rendere orfani dei bambini in un Paese bombardato dal suo apprezzatissimo Putin.
E mentre c'è un Paese che viene bombardato da mesi e mentre i suoi amici russi vengono mandati a stuprare le bambine minorenni e a rapire i bambini maschi, la priorità di Pillon parrebbe essere quella di fare propaganda sulla loro pelle e di scrivere lettere per cercare di impedire una via di salvezza a dei bambini che hanno una famiglia in Italia.