Salvini voleva andare in Russia perché glielo ha chiesto l’ambasciatore russo


Una volta scoperto che Matteo Salvini si è incontrato con l'ambasciatore russo all'insaputa del governo dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Putin, Antonio Capuano ha vuotato il sacco e ha ammesso che lui, Salvini e l'ambasciatore Sergej Razov si sono incontrati almeno quattro volte dopo l'inizio del conflitto. In nessuna di queste occasioni si è provveduto ad informare il Presidente del Consiglio dei colloqui.
Si è anche scoperto che il viaggio di Salvini in Russia era stato organizzato su richiesta dell’ambasciatore russo. I preparativi per quel viaggio sarebbero iniziati in gran segreto, ma una imprecisata fonte (forse interna al Carroccio) ha reso noti i loro piani ed ha costretto il leader leghista ad annullare i suoi progetti.
Resta però un dato di fatto: mentre l'ambasciatore russo a Roma minacciava l'Italia, il leader della lega si incontrava con lui in gran segreto, con tanto di invito a recarsi Russia. Il tutto all’insaputa del governo e dei suoi colleghi di partito.

Secondo copione, Salvini la butta sul vittimismo: «Mi hanno linciato ancora prima di partire. Sto lavorando con i miei contatti da Roma e da Milano, le cose si possono risolvere anche telefonicamente. Noi fortunatamente abbiamo ascolto da certe parti. Ma non dovevo incontrare Putin, non lo sento da anni. Sono in contatto con il ministro degli Esteri Lavrov».
Peccato che il leghista non dica mai quali sono i suoi piani, come non spiega perché voglia agire in solitaria in opposizione al governo e all'Europa.
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