Se Adinolfi pretende di poter dire che l'omosessualità sia peccato, noi possiamo dire che lui è un adultero?


Mario Adinolfi è andato in televisione a urlare che il suo dirsi opinabilmente "cattolico" dovrebbe legittimarlo ad andare in giro ad urlare in faccia i ragazzini che «l'atto omosessuale è un atto disordinato». Dice che lui si sente vittima di «odio» perché c'è chi critica il suo molestare gli adolescenti gay o il suo pretendere leggi che neghino loro il diritto alla vita.
E dato che Adinolfi urla come un forsennato che sarebbe il Catechismo a legittimare il suo odio contro il prossimo, forse potremmo rigirare a lui la sua stessa domanda: è possibile dire che divorzio di Adinolfi è una grave offesa alla legge naturale dato che c'è scritto nel Catechismo? Possiamo chiedere leggi che gli tolgano la pensione o che rendano nullo il suo secondo matrimonio sostenendo che milioni di cattolici non possano accettare che le loro tasse finanzino il suo peccare?
Oppure Adinofli direbbe che quella è una diffamazione o un'inaccettabile offesa alle sue scelte, palesando che lui sta abusando della religione come pretesto per attentare e denigrare la vita e la natura di migliaia di cittadini e di cittadine per mero profitto economico?

Vuole citare il catechismo? Inizia a citare questo passaggio:

Il divorzio è una grave offesa alla legge naturale. Esso pretende di sciogliere il patto, liberamente stipulato dagli sposi, di vivere l'uno con l'altro fino alla morte. Il divorzio offende l'Alleanza della salvezza, di cui il Matrimonio sacramentale è segno. Il fatto di contrarre un nuovo vincolo nuziale, anche se riconosciuto dalla legge civile, accresce la gravità della rottura: il coniuge risposato si trova in tal caso in una condizione di adulterio pubblico e permanente:
«Se il marito, dopo essersi separato dalla propria moglie, si unisce ad un'altra donna, è lui stesso adultero, perché fa commettere un adulterio a tale donna; e la donna che abita con lui è adultera, perché ha attirato a sé il marito di un'altra».

Dunque il "cattolico" può urlare per strada che Adinolfi è un adultero? E possiamo anche chiedere leggi che gli neghino la pensione, magari sostenendo che "migliaia di cattolici" non possono rendersi complici del suo peccato e quindi è doveroso che gli siano negati soldi pubblici? Oppure dovremmo choedere alle suore di espellere sua figlia dalla scuola cattolica in cui lui l'ha iscritta in quanto frutto di un rapporto carnale incompatibile con i dogmi del cristianesimo?
Perché questo è quanto sarebbe doveroso chiedere se dovessimo andare dietro a quanto lui ha dichiarato su Rete 4:


Adinolfi tenta anche di ingannare i suoi proseliti, urlando che il catechismo indicherebbe nell'omosessualità un atto “intrinsecamente disordinato”, ma omette di spiegare cosa si intenda con quel termine. Per la Chiesa, ogni atto sessuale non è lecito se non si rispetta un ordine stabilito dai vescovi: prima ci si fidanza, poi ci si sposa e solo allora si possono avere rapporti sessuali.
Ogni atto sessuale che non si inserisca in quest’ordine verrà definito “intrinsecamente disordinato”. Ed anche al divorziato è chiesta la castità, il fatto che Adinolfi abbia avuto figlie dalla sua seconda moglie pare dimostrare che lui abbia ignorato il precetto.
Il Catechismo definisce “intrinsecamente disordinato” anche la masturbazione. Ma Adinolfi non va in televisioni a chiedere leggi che puniscono chi si masturba, evitando accuratamente di ricordare ai suoi proseliti che i loro momenti di intimità con sé stessi sono ritenuti rei dell'accusa che lui urla solo contro i gay.

E questa non è che una delle sue tante contraddizioni. Ad esempio lui si oppone a chi vuole aiutare gli ucraini a difendersi dalle bombe russe, sostenendo che le armi creino morte e e che basterebbe lasciare tutti i fucili nelle soli mani di Putin per garantire la pace. E se forse la sua condanna delle armi è puramente ideologica dato che fa finta di non capire che in certe situazioni la difesa è legittima come sostiene anche il catechismo, fa sorridere vada poi in televisione ad usare il catechismo come se fosse un proiettile con cui ferire gli adolescenti gay che vengono molestati e insultati dalle sue feroci invettive, vomitate dopo essersi presentato al cospetto del Papa con la sua seconda moglie.
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